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lunedì 17 luglio 2017

0 Il 17 luglio 1897 nasce a Certaldo, Firenze, l’Anarchica Ida Scarselli.


Viene arrestata dopo i fatti di Certaldo del 28 febbraio 1921 (In Toscana lo squadrismo fascista si affaccia alla ribalta politica nel gennaio 1921. Il 27 febbraio di quel triste anno giunge a Certaldo la notizia dell'assassinio, da parte di elementi della squadraccia nera la "disperata" di Firenze, di Spartaco Lavagnini, sindacalista comunista. Il giorno dopo, nella piazza di Certaldo, mentre si svolge la "Festa della fiera", nel corso di una banale lite tra due fidanzati scoppia una vera e propria rissa, nella quale vengono coinvolti, tra gli altri, alcuni carabinieri e due dei fratelli Scarselli. In serata, all'ingresso del paesino, vengono erette delle barricate e durante gli scontri con i carabinieri si contano morti e feriti. Dopo i "Fatti della Fiera" di Certaldo e le violenze generalizzate in tutta Italia, gli Scarselli non si fanno più illusioni. Il quotidiano Anarchico "Umanità Nova", di fronte alle crescenti violenze fasciste, invita gli Anarchici a reagire: "compite quello che è vostro dovere imprescindibile" , si legge nel numero di martedì 4 gennaio 1921. Il cuore dei lavoratori è colmo di rabbia e di dolore per le bombe lanciate contro le sedi dei giornali di opposizione. Con Errico Malatesta e Armando Borghi in carcere il gruppo libertario di Certaldo decide che è giunta l'ora della resistenza armata contro il fascismo e si dà alla macchia. Le gesta della "Banda dello zoppo", come ormai vengono identificati i fratelli Scarselli, entrano nella storia e nella leggenda popolare ). Ida nel 1925 si stabilisce a Roma insieme al suo compagno, l’Anarchico Giacomo Bottino. Nuovamente imprigionata all’inizio del 1927, per aver raccolto fondi in favore dei detenuti politici, viene condannata dal tribunale speciale, il 23 luglio 1927, a 2 anni e 6 mesi di carcere, a 3 anni di vigilanza e all’interdizione dai pubblici uffici, insieme a Giacomo Bottino. Nella schedatura della polizia è scritto, “riscuote cattiva fama nell’opinione pubblica per la sua pessima condotta” ed è nemica del fascismo e delle autorità costituite; ha fatto parte della “Banda dello Zoppo” ed è da ritenersi elemento pericoloso per l’ordine nazionale. Rilasciata nell’estate 1929, a pena interamente espiata, Ida viene assegnata al confino, dalla questura di Roma, per 5 anni. Le motivazioni sono, “E’ elemento pericolosissimo in linea politica, appartiene a famiglia i cui componenti professano tutti idee sovversive avanzate ed è sorella dei noti temibilissimi Anarchici fuorusciti Tito ed Oscar Scarselli, capeggiatori della banda dello “Zoppo”, evasi anni or sono dalle carceri di Volterra…”. Confinata prima a Lipari e dopo a Ponza. Liberata nel 1932. Iscritta fra gli antifascisti da arrestare in determinate circostanze e sottoposta a libertà vigilata per 3 anni, è considerata, nel 1934, “avversaria irriducibile” del regime fascista e nel 1937 è sorvegliata rigorosamente perché “serba immutati i suoi principi Anarchici”. Dopo la liberazione, si trasferisce con la famiglia in Brasile. Muore a Rio de Janeiro il 22 ottobre 1989 all’età di 92 anni.
  
Ⓐ Walter Ranieri

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