"Questi migranti, non per scelta ma per atroce destino, ci ricordano
quanto vulnerabili siano le nostre vite e il nostro benessere. Purtroppo
è nell'istinto umano addossare la colpa alle vittime delle sventure del
mondo. E così, anche se siamo assolutamente impotenti a imbrigliare
queste estreme dinamiche della globalizzazione, ci riduciamo a scaricare
la nostra rabbia su quelli che arrivano, per alleviare la nostra
umiliante incapacità di resistere alla precarietà della nostra
società. E nel frattempo alcuni politici o aspiranti tali, il cui unico
pensiero sono i voti che prenderanno alle prossime elezioni, continuano
a speculare su queste ansie collettive, nonostante sappiano benissimo
che non potranno mai mantenere le loro promesse. Ma una cosa è certa:
costruire muri al posto di ponti e chiudersi in 'stanze insonorizzate'
non porterà ad altro che a una terra desolata, di separazione reciproca,
che aggraverà soltanto i problemi".
Zygmunt Bauman
Zygmunt Bauman