Il
28 aprile 1883 nasce a Vienna l’Anarchica Marietta Federn, conosciuta
come Etta Federn-Kohlhaas. Femminista, sindacalista, traduttrice,
scrittrice e giornalista. Nel 1905 si trasferisce a Berlino per
proseguire negli studi universitari. Il trasferimento di Etta a Berlino
coincide anche con l’interruzione degli studi universitari e la
decisione di dedicarsi al lavoro di
scrittrice. In quegli anni, mentre, per mantenersi, lavora come critico
letterario per alcune riviste e come docente privata e traduttrice
(dall’inglese, francese, tedesco, danese e russo ), pubblica biografe,
saggi, racconti, poesie e traduzioni di poeti internazionali presso
diverse case editrici. Parallelamente a questa vivace attività
lavorativa, Etta contrae e scioglie due matrimoni, il primo con il
pedagogo Max Bruno Kirmsee, dal quale nasce il figlio Hans, e il secondo
con l’artista Peter Paul Kohlhaas, dal quale nasce il figlio Michael.
L’ambiente reazionario di Berlino la porta a stretto contatto con i
movimenti Anarchici e con agitatori dell’epoca, come Molly Steimer ed
Emma Goldman, e all’adesione al “Syndakalistischen Frauenbund”. Nel
1932, a seguito delle minacce di morte ricevute dopo la pubblicazione,
nel 1927, della biografia del ministro walther rathenau, è costretta a
lasciare la Germania, per dirigersi a Barcellona, dove entra subito in
contatto con i movimenti Anarchici del posto. In pochissime settimane
impara la nuova lingua insieme al catalano, tanto da riuscire presto a
scrivere lettere, comunicati e articoli di giornale in lingua spagnola.
Dopo la presa di potere nazionalsocialista nel 1933, il suo appartamento
diviene il punto di incontro dei fuggiaschi tedeschi membri della FAUD
(Freie Arbeiter-Union Deutschlands), nonché la sede dove si danno
lezioni private ai figli degli esuli. Nel 1936 aderisce al movimento
delle Mujeres Libres, organizzazione femminista legata ai movimenti
Anarchici e sindacalisti. In quegli anni la scrittrice pubblica con
regolarità articoli per riviste e insegna nella sede di Barcellona del
movimento, il “Casal de la Dona traballadora”. Nel 1938 si trasferisce a
Parigi. Al termine dell’occupazione della Francia, insieme ai figli,
Etta aderisce al movimento di resistenza. Dal 1940 e fino al 1945, la
famiglia si trasferisce a Lione. Etta si occupa principalmente di
propaganda politica, traduzione e distribuzione di informazioni e
notizie. La sua vita è costantemente in pericolo e la scrittrice vive
per lo più nascosta. Nell’agosto del 1944, Hans, il suo primogenito,
muore nella battaglia di Maquis. Afflitta dalla perdita, la scrittrice
fa ritorno a Parigi con il figlio Michel. Qui riprende a scrivere. Muore
il 29 settembre del 1951 a Parigi.
Ⓐ Walter Ranieri Ⓐ