Vorrei scrivere qualcosa sulla nave Diciotti, ma non mi viene niente da
dire sulla nave Diciotti. Mi viene molto da dire sugli ultimi 25 anni,
sulle parole gridate dai politici contro immigrati e rom, sulle menzogne
scritte dai giornali sugli hotel a 5 stelle, sulla distruzione del
lavoro così come descritto dalla Costituzione, sugli attacchi
sistematici ai diritti dei lavoratori e ai sindacati, sul miraggio di
una pensione sempre più irraggiungibile, sul pavimento appiccicoso
della precarietà che impedisce di realizzare il più modesto sogno di
vita, sull'individuazione dello straniero come nemico, per spostare sul
conflitto tribale il conflitto di classe. Mi viene molto da dire sui
corpi martoriati dei passeggeri della Diciotti che tanto ci indignano e
immagino i corpi martoriati di quegli esseri umani prigionieri nei lager
libici che non ci indignano perché non li vediamo. Mi viene da scrivere
di tutto questo, mentre poche decine di esseri umani vengono usati per
giochetti di potere. Ecco, non riesco a scrivere niente sulla Diciotti.
Ma credo di avere detto tutto.
Francesca Capelli
Francesca Capelli