viva la pheega

giovedì 16 agosto 2018

0 Se.

Se l’Italia è il Paese che festeggia i naufragi
io non sono italiano.

Se l’Italia è il Paese che lincia chi denuncia i fascisti
io non sono italiano.

Se l’Italia è il Paese che usa il crocifisso come arma
io non sono italiano.

Se l’Italia è il Paese dove vincere le elezioni rende insidacabili
io non sono italiano.

Se l’Italia è il Paese dove si combattono gli scrittori anziché le mafie
io non sono italiano.

Se l’Italia è il Paese dove si possono far esplodere aerei, far saltare in aria treni, uccidere giornaliste, mettere bombe nelle stazioni, massacrare giudici impunemente
io non sono italiano.

Se l’Italia è il Paese dove trionfano i bulli, gli sciacalli, i caporali, i capibastone, i capimafia, i framassoni, le camarille, gli incesti politici, gli inciuci, le associazioni a delinquere
io non sono italiano.

Se l’Italia è il Paese dell’intolleranza
io non sono italiano.

Se l’Italia è il Paese che tollera l’ignoranza
io non sono italiano.

Se l’Italia è il Paese dei voltagabbana, degli annunciatori, dei venditori di sogni, dei traditori e degli omofobi
io non sono italiano.

Se l’Italia è il Paese dei bigotti, degli sciacalli, degli spietati, dei menefreghisti
io non sono italiano.

Se l’Italia è il Paese dove la sinistra distrugge i lavoratori e la destra le aziende
io non sono italiano.

Se l’Italia è il Paese delle parentopoli, dei familismi, delle spintarelle, degli amici che contano, dei cervelli in fuga, se è la tomba della meritocrazia
io non sono italiano.

Se l’Italia è il Paese che salva le banche che affondano ma non chi raccoglie pomodori
io non sono italiano

Se l’Italia è il Paese dei crolli, delle emergenze eterne, delle tragedie annunciate, delle ricostruzioni infinite
io non sono italiano.

Se l’Italia è il Paese senza speranza e senza rivoluzione
io non sono italiano.

Se l’Italia è
e resta
il Paese dei se
io non sono italiano.

(Andrea Melis Parolaio)

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