Il
3 settembre 1893 nasce a San Giacomo Roncole, Modena, l’Anarchico
Giovanni Bassoli. Nel 1920 viene denunciato per reato di stampa a causa
di un suo articolo, violento ed eccitante alla rivolta, apparso sul
settimanale La Bandiera operaia. Viene assassinato nel 1923 a Cividale
da una banda di fascisti capeggiati da un certo negrelli, uomo di
fiducia del gerarca alberto paltrinieri. Lo aggrediscono
mentre rincasa accanendosi su di lui a manganellate e calci nel ventre,
con il manifesto intento di ucciderlo sul posto. Da una casa colonica
vicina due donne anziane accorrono in suo aiuto armate di forcone e
Bassoli, non rendendosi conto della gravità delle sue condizioni, cerca
di raggiungere la sua abitazione da solo, anche per non spaventare la
vecchia madre, ma crolla svenuto prima di giungervi. Una settimana dopo,
il 30 aprile 1923, muore nella sua abitazione di Tramuschio. Il giorno
dei suoi funerali i fascisti invadono casa Bassoli, cacciano i familiari
ed i compagni della vittima e infieriscono sulla salma con sputi e
oltraggi di ogni sorta. Più tardi, durante il trasporto funebre, ai
fascisti si affianca uno squadrone di carabinieri a cavallo che disperde
il corteo a manganellate.
Ⓐ Walter Ranieri
Ⓐ Walter Ranieri