viva la pheega

venerdì 16 marzo 2018

0 14 Marzo 2018 HANNO UCCISO MARIELLE, UNA DI NOI, NON LE SUE IDEE

Un assassinio in puro stile mafioso. Con una macchina hanno abbordato la sua auto e poi hanno fatto fuoco.
Marielle Franco è stata raggiunta da sei colpi alla testa, un'esecuzione.
Marielle era una figlia delle favelas di Rio de Janeiro. Era nera. Era una mamma sola. Ma anzitutto era una donna a testa alta, amante della vita, un turbine di passioni. " Esisto perché esistete voi", era il suo motto. Voleva dire che era al servizio di tutte le donne oppresse, innanzitutto quelle nere, e di tutti i deboli, gli emarginati. Da anni si batteva per i diritti della gente delle favelas, di quelli del variopinto popolo trans e omosessuale, contro la violenza di genere e soprattutto contro la violenza della famigerata polizia militare, figlia odiosa della dittatura militare. Parlava, a ragione, di un vero genocidio in corso contro i poveri, soprattutto quelli di colore. Esecuzioni sommarie, una vera guerra di sterminio. L'ultima sua denuncia proprio due giorni fa, in cui accusava la polizia militare di aver tolto la vita ad un ragazzo che usciva da una chiesa.
Amnesty International chiede che sia fatta luce sui mandanti del suo assassinio. Giusto.
Noi li conosciamo già. Sono gli interessi che hanno trasformato una terra bella come il Brasile in un inferno per tanta parte della sua popolazione. Sono i signori del liberismo selvaggio, i padroni di una società fondata sull'ingiustizia e l'emarginazione, razzisti, omofobi, fascisti. Una specie purtroppo dilagante e non solo in Brasile.
Ci mancherà il tuo sorriso Marielle. Mai le tue idee. Quelle non potranno ucciderle mai.

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