Davide "Dax" Cesare, militante del
Centro Sociale O.R.So ("Officina di Resistenza Sociale"), viene ucciso
nella notte fra il 16 e il 17 marzo. E' da poco uscito, assieme ad
alcuni compagni, da un bar del quartiere ticinese quando viene aggredito
da un paio di neofascisti armati di coltelli, spalleggiati da un terzo
elemento più anziano. Si scoprirà solo in seguito che i due giovani sono
fratelli e che l'uomo è il loro padre; si tratta rispettivamente di Federico,
Mattia e Giorgio Morbi (28, 17 e 54 anni all'epoca del fatto).
L'aggressione dei neofascisti è rapida e particolarmente violenta.
Numerose coltellate vengono inferte in punti vitali. Mentre le forze
dell'ordine bloccano la via, e le ambulanze ritardano, Dax muore; altri due ragazzi sono feriti (uno in modo grave, ma si salverà).
Alla tragedia seguono gli inquietanti fatti dell'ospedale San Paolo, dove gli amici dei feriti, sconvolti dalla morte di Dax, sono brutalmente percossi dalle forze dell'ordine.
Alla tragedia seguono gli inquietanti fatti dell'ospedale San Paolo, dove gli amici dei feriti, sconvolti dalla morte di Dax, sono brutalmente percossi dalle forze dell'ordine.