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mercoledì 1 marzo 2017

0 Adinolfi, ma cosa c’entra l’eutanasia con lo sterminio nazista dei disabili?

Non si può davvero leggere la frase di Mario Adinolfi: “Hitler almeno i disabili li eliminava gratis”. Frase che, soprattutto se applicata alla storia di Dj Fabo, dimostra una radicale insensibilità verso umanità con maggiori disagi. La scelta di Fabo è di eutanasia volontaria, fatta da un essere umano libero e nella sua piena lucidità. Fabo non riteneva di continuare a vivere una vita trasformata in un calvario ininterrotto di sofferenza. L’eccidio di disabili Aktion T4 cui allude con leggerezza Adinolfi è stato uno sterminio pianificato sistematicamente eseguito dal 1939 al 1945 e rappresentò, sul piano organizzativo, la “prova generale” dell’Olocausto. Oltre 70 mila persone inermi e disabili a vario titolo furono uccise e 375 mila sterilizzate dal regime nazista, in quanto non funzionali alle logiche del Reich. Tra loro c’erano anche neonati che sicuramente, e ancora più degli altri, non avevano certo chiesto loro di essere soppressi. Ci pensi Adinolfi quanto ancora solo rievocare certi scenari, anche se per rafforzare una propria tesi, sia doloroso per chi ancora oggi senta il peso dell’emarginazione sociale solo per il fatto di essere disabile. Con l’eutanasia non c’entra veramente nulla.

di Gianluca Nicoletti

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