viva la pheega

mercoledì 11 ottobre 2017

0 Re Filippo ha parlato

Quando il Re Filippo ha parlato, tutti coloro che avevano appena vissuto la giornata del referendum in difesa della democrazia si aspettavano un segno di conforto.
Nelle due ultime settimane di settembre non si parlava di indipendenza, ma di diritti umani violati. La furia del governo ha messo in crisi ogni valore democratico, poco importava se volevi o meno separarti dalla Spagna: l'assedio è stato ed è tuttora insopportabile. Il primo di ottobre, la maggioranza della popolazione ha voluto con tutte le forze votare. Sembrava già un eccessivo impiego di forza tutto il congiunto delle azioni repressive del governo e non ci si aspettava una mano ancora più dura, visto che già ci sentivamo violentati. I caschi neri della guardia civil furono eccessivi nel bastonare e strattonare chi difendeva il proprio legittimo diritto al voto.
Così la sera in cui Filippo decide finalmente di parlare, la speranza era che adempiesse alle sue funzioni di arbitraggio.
Ed ecco che invece il Re parla ignorando quella parte del suo popolo che non gli conviene. Sottilmente, da capo dell'esercito, ribadendo l'illegalità della convocazione alle urne e definendola come alto tradimento, conduce il suo discorso confermando il suo compromesso con la costituzione e affermanfosi solidale con quella parte della popolazione che non è andata alle urne, ovvero la minoranza degli aventi diritto al voto in questa comunità.
Dice di non preoccuparsi, perchè "non sono soli" .
Queste poche ultime parole sono agghiaccianti. È il capo della forze armate che parla e significano un intervento militare in difesa di coloro che, per le loro motivazioni e le loro idee, la democrazia non la volevano difendere.
Ricordo la delusione di una cara amica unionista, una tra le più di 200.000 persone che sono andate a votare no. Si aspettava una parola sulle circa 900 persone malmenate, forse delle scuse, un rimprovero al governo. Vana la sua speranza. Il Re ha tradito tutto e tutti: il suo ruolo politico, il suo popolo (qualsiasi fosse la sua preferenza) , finanche la stessa costituzione, che tanto credeva di difendere; inoltre la minaccia "rassicurante" e partidaria del "non siete soli" è senza dubbio un tentativo di fomentare una risolutiva e comoda guerra civile.
Dichiarato il popolo diviso, il Re promette aiuto a una parte e solo a quella che gli sarà al fianco, che non rinnegando l'uso della violenza bruta, getta un ombra belligerante sulle sue future intenzioni.
Di dialogo, non se ne parla, ma usa più volte il termine democrazia in riferimento all'operato dello Stato spagnolo. Ancora ci si chiede perchè aumenta il numero dei repubblicani separatisti?

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