Il 21 gennaio 1895 nasce a Fukuoka l’Anarchica Noe Ito, scrittrice e
femminista giapponese. Come tutte le donne giapponesi, l‘aspetta una
vita di obbedienza assoluta ad ogni tipo di autorità in una società
rigidamente gerarchica, codificata, ritualizzata: come geisha, come
madre, come prigioniera, come esclusa. Frequenta la scuola femminile di
Ueno, a Tokio, qui fa amicizia con il suo insegnante
di Inglese, Jun Tsuji, un Anarchico dichiarato; poeta, saggista,
drammaturgo, traduttore, dadaista, nichilista, femminista e bohemien. È
il primo traduttore in giapponese dell’”Unico e la sua proprietà” di Max
Stirner. Dopo il diploma entra nella redazione della rivista femminile
“Seito”, dove diventa caporedatrice e dà una svolta decisamente radicale
alla rivista, facendola diventare una rivista di critica sociale e
decisamente femminista. In questo periodo incontra e si innamora di un
giovane Anarchico Osugi Sakae, e instaurano un rapporto basato sul
libero amore, creando scandalo ed un vero e proprio terremoto sociale.
Come è facile immaginare, queste polemiche e scandali colpiscono
maggiormente Noe Ito in quanto donna, ma non le impediscono di
impegnarsi ancora di più nelle lotte del movimento Anarchico e nelle
rivendicazioni femministe; continua a tradurre le opere di Emma Goldman e
di Petr Kropotkin, e fonda con un gruppo di donne “Onda Rossa, le Donne
Ribelli” che assume dimensioni tali da preoccupare seriamente le
autorità. La mattina del primo settembre 1923, il Giappone è colpito da
un terribile terremoto, la città di Tokyo è devastata, i morti sono più
di 100 mila e 37 mila i dispersi. Le prime preoccupazioni del governo
non sono quelle di assistere le vittime del sisma, ma di approfittarne
per rappresaglie xenofobe (coreani e cinesi ) e l’eliminazione di
“pericolosi” sovversivi. Anarchici, comunisti, femministe e
sindacalisti che si erano salvati dal terremoto, vengono presi e uccisi
sul posto. Oltre 2500 vittime. È dichiarata la legge marziale.
Noe Ito venne assassinata da uno squadrone della polizia militare il
15 settembre 1923, insieme al suo compagno, l’Anarchico Sakae Osugi, ed
al nipotino di 6 anni. L'uccisione di due Anarchici di così alto profilo
e di un bambino piccolo venne conosciuta come l'incidente di Amakasu e
suscitò sorpresa e rabbia in tutto il Giappone. Il governo fu costretto
ad ammettere “l’incidente” e ad ammettere l’eliminazione di 231
“pericolosi sovversivi”. Il tenente Amakasu, che guidava la spedizione,
venne condannato a dieci anni di carcere, ma ne farà solo due e
rintegrato nell’esercito come capitano dall’Imperatore hirohito. Nel
1924, per vendicare la morte, di Noe Ito e Sakae Osugi, l’Anarchico
Kyutaro Wada compì un attentato contro il generale fukuda masataro,
fallendo nel proposito. Il generale rimase ferito e Kyutaro Wada, venne
arrestato e condannato a 20 anni di carcere, nel penitenziario di
Akita,. Il 20 febbraio del 1928 si suicidò. Aveva 35 anni. Il regista
Kijū Yoshida diresse nel 1969 Eros Plus Massacre (Erosu purasu
gyakusatsu), una pellicola sulla vita di Sakae Osugi e Noe Ito ,
considerato uno dei primi capolavori della Nouvelle Vague giapponese.
Fonte : Ⓐ Walter Ranieri