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venerdì 13 gennaio 2017

0 Nancy Clare Cunard è stata una scrittrice, poetessa e Anarchica inglese.


Nancy Clare Cunard (10 marzo 1896 – 17 marzo 1965) è stata una scrittrice, poetessa e Anarchica inglese. Nacque in Inghilterra da una famiglia benestante ma quasi subito rinnegò i valori della famiglia dedicando gran parte della sua vita alla lotta contro il razzismo e il fascismo. Si ricopriva entrambi gli arti dal polso all’omero con grandi cerchi dal sapore etnico. Bella, pazza e molto sensuale, sapeva trasformare in vantaggio quella patologica magrezza che l’ha portata a pesare 27 chili poco prima di morire. A Londra frequentava artisti, poeti e studenti universitari del calibro di Ezra Pound, Aldous Huxley e Leonard e Virginia Woolf, tutte persone che come lei volevano mettere in discussione e decostruire le soffocanti tradizioni dell’epoca vittoriana, il puritanesimo anglosassone e l’impero colonialista. Per queste ragioni nel 1920 si trasferisce a Parigi dove inizia a scrivere e a pubblicare poesie e anche ad integrarsi nel fermento culturale dell’epoca frequentando i gruppi delle avanguardie artistiche, entrando soprattutto nel giro dei poeti e artisti surrealisti. Nel 1928 Nancy fonda una sua casa editrice, dedicata principalmente alla poesia contemporanea. Nel 1930 partecipa alla diffusione del film surrealista L’Âge d’or di Luis Bunuel, film ampiamente ostacolato e censurato, di cui però lei organizzerà con ostinazione addirittura una proiezione a Londra. Poi succede qualcosa di particolarmente importante. Nel 1931 Nancy scrive alla madre un testo durissimo, testo che verrà pubblicato con il titolo Black Man and White Ladyship : la madre non voleva accettare la relazione della figlia con il jazzista afro-americano Henry Crowder, conosciuto alla Biennale di Venezia nel 1928. Si tratta di un incontro chiave che la sensibilizza e avvicina ulteriormente alle condizioni dei Neri americani; la loro storia viene commentata da conoscenti e dai media con scandalose insinuazioni che rivelano il razzismo insito nella società. Le discriminazioni dirette al suo compagno si riversano anche su di lei, ed è anche attraverso questa esperienza personale che prende forma quell’ impegno politico che la accompagnerà per tutta la sua vita e che la porterà a concepire e pubblicare la sua opera centrale. Negro Anthology è un’opera di importanza epocale in cui per la prima volta nella storia della lotta al razzismo, si lascia diritto di parola e replica alle stesse vittime di discriminazione: i Neri. Con una ricca raccolta di testi e fotografie, Nancy riprende l’impegno anti-colonialista iniziato a Londra con Leonard e Virginia Woolf e intraprende un’azione culturale militante, quella cioè di raccontare attraverso un’antologia di approccio documentaristico, la lunga e ricca storia culturale e sociale dei Neri d’America, Africa e Europa, spesso considerati privi di un passato. Lo scopo era quello di “ mostrare, dimostrare che il pregiudizio razziale non poggia su alcuna giustificazione” e decide di farlo mettendo insieme 150 autori di due “razze” per creare un inventario delle lotte del popolo nero, delle persecuzioni subite e dei loro fenomeni di resistenza (come spiega lei stessa nell’introduzione). Gli autori scelti sono neri, bianchi, donne, uomini, più o meno politicamente impegnati, sportivi, giornalisti, antropologi, storici, scrittori, poeti, musicisti, cantati, universitari e militanti e il risultato è un’opera densissima. Consacra un capitolo intero al processo detto dei Scottsboro boys, nel quale 9 giovani ragazzi di colore in Alabama vennero nel 1931 ingiustamente accusati di stupro; un processo emblematico che, visto il clima di crescente razzismo negli Stati Uniti, provocò mobilitazioni su scala internazionale a cui Nancy prese parte attiva. Negro Anthology era quindi un’opera scomoda e incredibilmente coraggiosa. Purtroppo proprio per questo motivo fu oggetto di pesanti minacce e pressioni che ne limitarono la diffusione. Le copie stampate saranno purtroppo pochissime. il Museo Quai Branly di Parigi dedica oggi alla Stella Nera una piccola grande mostra intitolata “L’Atlantique noir “ . In povertà e condizioni di salute psichica gravemente compromessa, Nancy Cunard si spegne nel 1965 a Parigi dopo anni di militanza e lotta antifascista e antirazzista.
  fonte: Walter Ranieri


 


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