0 Mi hanno chiamata selvaggia, ribelle, diversa.

Per molto tempo ci ho sofferto, e anche se avrei voluto adattarmi alle esigenze degli altri, non sono mai riuscita. Qualcosa dentro me si è sempre ribellata… impedendomi di vestirmi di colori che non mi sono mai appartenuti.

Mi hanno chiamata diversa, perché ho creato la mia immagine allo specchio senza chiedermi se sarei piaciuta agli altri, senza cantare canzoni che non mi piacciono.
Mi hanno chiamata strana, perché ho detto che “normale” non esiste, è solo una parola creata dall’uomo…. perché ho rifiutato di giudicare chi era differente, sedendomi invece accanto a lui per imparare.
Mi hanno chiamata ribelle perché ho rifiutato di danzare sulle coreografie altrui, perché ho difeso il mio spirito libero, perché ho camminato a testa alta quando avrebbero voluto che la tenessi bassa.
Mi hanno chiamata selvaggia, perché in tutto quello che faccio seguo il Cuore, l’Anima, perché non ascolto le regole e le imposizioni che mi chiuderebbero in gabbia. Sono stata braccata come un animale, inseguita e messa alle strette… e mi sono lasciata imprigionare. Ma quando ho iniziato a respirare dentro quella gabbia, ho preso a calci le sbarre fino a farle cadere e ho ricominciato a volare.
Mi chiamano selvaggia. Io sorrido e dico: Grazie.